Nel centro di Rimini, c’è una via dedicata al letterato Aurelio Bertola che è piena di botteghe artigiane, alcune storiche, come quella delle Cornici Ruggiero, posta di fronte alla piazzetta di San Bernardino che prende il nome dall’omonima chiesa settecentesca dov’è sepolto l’architetto Giovan Francesco Buonamici. Già il sito dov’è locato il negozio fa presagire che non sarebbe stato un corniciaio qualunque. Avere di fronte tutti i giorni la storia e l’arte che ci parlano, fa venire voglia di lasciare un segno e così è stato per Ruggiero che porta avanti questo mestiere con passione da quarantacinque anni e che negli ultimi cinque oltre a “Mastro corniciaio” è diventato anche gallerista.
Ma torniamo indietro nel tempo per raccontarne la storia.
Ennio Ruggiero si può considerare un “figlio d’arte”: il padre faceva il corniciaio e aveva una bottega proprio in quella via e prima ancora faceva il falegname, proprio come farà lui. A soli undici anni Ennio, che non aveva voglia di studiare, va a fare il ragazzo di bottega da un falegname e inizia a imparare il mestiere che porta avanti fino alla morte del padre avvenuta nel 1975. A quel punto ad Ennio che non aveva mai lavorato con il padre in bottega, si prospetta la scelta se continuare il suo lavoro nel mobilificio Valentini o provare a mandare avanti il mestiere di famiglia. Sceglie di seguire le orme del padre e all’inizio non è facile, ma alla fine la perseveranza di Ennio e la cura che ci mette nel suo lavoro vengono ripagate. Nel 1986 decide di fare il negozio nuovo e di spostarsi dal civico 86 di Via Bertola a dove è ora in Piazzetta San Bernardino 5. Negli Anni ’90 gli vengono commissionate centinaia di cornici per un rinomato Hotel a quattro stelle del litorale, lavoro in cui si farà aiutare dai famigliari, ma solo per appendere i quadri e gli specchi le cui cornici produrrà e monterà da solo.
L’Italia è al primo posto nel mondo per la produzione delle cornici ed Ennio che ci tiene a creare un prodotto di qualità, va a comprare i materiali migliori a Bologna, Napoli e Firenze. Oggi solo in Toscana, perché l’azienda campana che a detta del nostro corniciaio produceva cose di mirabile fattura, purtroppo ha chiuso. Oramai i corniciai sono rimasti in pochi, ma Ruggiero che ha sempre lavorato da solo, a settantatré anni porta avanti questo mestiere con soddisfazione – anche perché la clientela non gli è mai mancata – l’entusiasmo di un giovanotto e la gentilezza di un signore. I suoi clienti vengono da tutte le parti d’Italia e d’Europa, e non potrebbe essere diversamente lavorando a Rimini, città conosciuta in tutto il mondo e in Italia patria della bellezza che in fatto di mestieri artigianali ed artistici non ha eguali.
Ennio che crea e monta cornici soprattutto per quadri e foto, oltre che per specchi, è conosciuto e frequentato da molti artisti e quindi da sempre a contatto con l’arte. Alcuni anni fa le viene proposto di esporre delle opere per la neonata Biennale del Disegno, evento che dal 2016 si tiene a Rimini ogni due anni. Mastro Ruggiero accetta, esponendo gli originali disegni su scontrino di un artista pesarese, e da lì inizia la sua avventura come spazio esposizioni, continuata in questi anni con mostre fotografiche a cadenza mensile. La scelta della fotografia è legata alle passioni di famiglia: la figlia e il nipote di Ennio praticano questo hobby e oltre ad averlo indirizzato, gli procurano i contatti con gli artisti del settore, tra i quali hanno spiccato il milanese Uliano Lucas, conosciuto ad una mostra. Tra gli artisti locali che hanno esposto da Ruggiero, Rosangela Betti e Marco Vincenzi, a cui aggiungerei il nipote Marco Nicoletti, autore della bellissima foto a fianco che ho scelto tra le tante.
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