Il Monte Brisighella è uno degli altipiani posti all’interno del Parco naturale del Monte San Bartolo. Situato nei pressi di Fiorenzuola di Focara, giurisdizionalmente parlando è sotto la Provincia di Pesaro-Urbino come tutto il promontorio a picco sull’Adriatico, ma il suo nome la dice lunga su come si sentano gli abitanti di questa zona, terra di confine tra Marche e Romagna.
Si dice che l’appellativo di questo punto d’osservazione a ridosso sul mare sia stato dato perché da lì si vede fino a Brisighella, antico borgo dell’entroterra romagnolo situato nella Provincia di Ravenna e quindi piuttosto lontano, come a rimarcare la vista che si gode dal promontorio in questione, ma non solo, dal momento che si dice anche che gli antichi e reali confini della Romagna arrivassero fino a qui e cioè comprendessero anche parte del monte che oggi è passato alle Marche. Pare che gli abitanti di Fiorenzuola si sentano da sempre romagnoli; del resto furono citati da Dante in uno dei canti del suo Inferno e il sommo poeta è uno che la Romagna l’ha ricordata più volte nei suoi immortali versi e che ci è andato a finire i suoi giorni, proprio in quella terra di Ravenna di cui fa parte Brisighella, e qui torniamo al punto da cui siamo partiti, ovvero il nostro altipiano.
Da qui parte un sentiero che porta fino al mare e ad una “spiaggia” di sassi e ciottoli che è una delle particolarità di queste baie emerse dal mare che lambisce questo meraviglioso monte pieno di luoghi da visitare. Come tutti i sentieri in terra battuta va affrontato con il giusto equipaggiamento, soprattutto ai piedi, e nella giusta stagione, perché dopo acqua e gelo può essere scivoloso.
A due passi dall’altipiano vi è il maneggio, attrezzato anche come pensione per cavalli e per chi fosse appassionato di “birdwatching” e cioè dell’osservazione degli uccelli, segnaliamo che proprio qui sul Monte Brisighella vi è il centro di cattura, osservazione e inanellamento dell’avifauna locale o di passaggio. Qui si studiano gli uccelli migratori perché ve n’è un gran passaggio e nei vent’anni successivi alla creazione dell’osservatorio, sono state avvistate e catalogate più di centocinquanta specie diverse, tra cui alcune che non si vedevano nel nostro paese da molto tempo, come il falco grillaio e lo sparviere levantino.
Al centro è possibile accedere come volontari e vengono accolte le visite di scolaresche, perché chiunque voglia cimentarsi ad osservare, conoscere e rispettare la natura e la flora e la fauna che essa ci regala, nel Parco del Monte San Bartolo è sempre ben accetto.
Per chi volesse soggiornare in questo splendido posto per un certo periodo e godere delle bellezze che offre in tutta tranquillità, proprio di fronte all’altipiano vi sono appartamenti da affittare per la bella stagione.
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