Sia che si soggiorni da quelle parti, sia che vi si abiti o si sia di passaggio per una gita, non si può fare a meno di andare a vedere la spiaggia naturale di Fiorenzuola di Focara, situata nel pesarese all’interno del Parco del Monte San Bartolo, gradita meta di locali e turisti, soprattutto escursionisti, motociclisti e cicloamatori, ma anche appassionati d’equitazione.
Non è possibile resistere al richiamo della bellezza della natura che circonda questa spiaggia situata in una delle tante insenature del monte e precisamente sotto all’antico borgo di Fiorenzuola, citato da Dante nella sua celebre Divina Commedia e ammirato per la sua panoramica vista sul mare, quell’Adriatico che qui ha sfumature turchesi e in questa zona si divide tra Romagna e Marche sotto lo sguardo vigile e maestoso del San Bartolo che è il fiero guardiano dei confini di questi due splendidi territori.
Per raggiungere questo piccolo paradiso naturale, libero e piuttosto selvaggio ad eccezione di un servizio di salvataggio, si parte dal borgo e precisamente da una camminata di circa venti minuti indicata sopra un piccolo arco all’entrata del paese.
Il percorso ovviamente è tutto in discesa, ma addolcito dalle numerose curve che compongono la strada, in alcuni periodi mi dicono supportata di servizio navetta, ma di questi tempi bisogna mettere in conto di farsela a piedi o eventualmente in bicicletta per quelli che sono in grado, perché poi bisogna anche risalire ed è più dura.
Durante il tragitto si viene colpiti dalla bellezza del panorama, dai colori della natura con le sue sfumature dei verdi e degli azzurri di piante, cielo e mare e i gialli delle ginestre che crescono un po’ dappertutto in quella zona e si dimentica ogni fatica a parte la voglia di godere di tanta meraviglia e di respirarne ogni momento.
Arrivati alla meta, nell’ultimo piccolo “terrazzamento” prima di scendere in spiaggia, si è accolti dall’unico gruppo di servizi del luogo: un chiosco, una doccia, una fontanella e bagni chimici, ovvero il minimo indispensabile.
La spiaggia è sabbiosa, ma in alcuni punti composta anche di sassi e ciottoli e in acqua ci sono le scogliere, quindi il primo tratto di mare è basso e adatto a tutti. Corta e lunga come una striscia di sabbia che emerge dal mare alle pendici del monte, è piuttosto adatta per camminare e garantisce la possibilità di mantenere la distanza tra un bagnante e l’altro, ma nel tardo pomeriggio ovviamente inizia ad arrivare l’ombra del promontorio. Per chi viene da fuori è consigliabile quindi andarci dal mattino e munirsi di un ombrellone o comunque di un riparo se si vuole rimanere tutto il giorno, onde evitare insolazioni e scottature, soprattutto per quelli che faticano a sopportare il caldo eccessivo nelle ore in cui il sole e la sabbia scottano.
Riguardo a questo argomento, una caratteristica del posto sono le curiose “capanne” improvvisate con i legni trovati sulla spiaggia dai fruitori del luogo e usate come riparo dal sole nelle ore più calde, rifugio ideale per consumare il cibo o farsi un sonnellino in tutta tranquillità.
Andare alla spiaggia di Fiorenzuola è un po’ come tornare agli albori del tempo, quando l’uomo era a stretto contatto con la natura e la viveva usufruendo di ciò che essa gli donava e volendo, avere la possibilità di poter sperimentare l’esperienza di costruirsi un riparo di fortuna e sentirsi come Robinson Crusoe almeno per un giorno.
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