Se Rimini è un po’ sulla bocca di tutti, ci sarà un motivo. Lo stesso toponimo della città pare nato da un leggendario re etrusco di nome Arimnus. Da qui sono partiti Cesare alla conquista di Roma e Paolo e Francesca a quella di Dante e D’Annunzio. Quella “Malatesta” di Sigismondo l’ha resa grande per le arti che hanno transitato alla sua corte e Fellini per come l’ha saputa raccontare attraverso la settima arte. Tanti sono i personaggi conosciuti in tutto il mondo che fanno parte della storia di Rimini: una città che sembra veramente uscita dal Libro dei Sogni del grande regista riminese.

Una città in cui tutti vorrebbero abitare. Una città che ha sempre avuto ed ha un gran potenziale, turistico e culturale e che ha fatto da traino alla fama della Riviera Romagnola, grazie anche alla sua lunga ed attrezzata spiaggia, alle sue numerose attività ricettive, ricreative e commerciali. Rimini è mare e divertimento, cultura e tradizione, quattro parole che si possono racchiudere in un’unica voce quando si parla della nostra città: intrattenimento.

Tutto questo lo troviamo nel centro storico di Rimini, la zona dove è partita la nostra storia più di duemila anni fa. Sotto i moderni lastroni grigi di Piazza Tre Martiri sono nascoste le antiche pietre del foro romano, oggi in parte visibili in delimitate isole archeologiche, per il resto è rimasto ben poco di antico, a parte la settecentesca Torre dell’Orologio e il seicentesco Tempietto di Sant’Antonio. La piazza un tempo dedicata a Giulio Cesare e poi intitolata a tre martiri della Seconda Guerra Mondiale impiccati in quel luogo, è una delle sedi del mercato ambulante che si tiene due giorni alla settimana, il mercoledì e il sabato. In quei giorni le diverse caffetterie situate sotto i suoi portici sono particolarmente animate. Numerosi sono anche i negozi sparsi in questa piazza come nel corso e nelle due principali vie che la intersecano, Via Garibaldi a monte e Via IV Novembre a mare. In quest’ultima troviamo uno dei principali monumenti riminesi di riconosciuta fama e bellezza: il Tempio Malatestiano nonché Duomo di Rimini.

Ovviamente come ogni centro storico che si rispetti, anche il nostro è ricco di palazzi nobiliari più o meno antichi, alcuni ancora abitati – ai piani alti, perché al piano terra vi si trovano quasi sempre attività commerciali – altri sede di prestigiose banche o uffici.

Tra i luoghi degni di nota del centro, vi è la mirabile Piazza Cavour, di stampo medievale, vi è la sede del Comune e i neogotici palazzi dell’Arengo e del Podestà dove si tengono mostre ed iniziative culturali. Ad abbracciare la piazza con la sua imponenza è l’ottocentesco Teatro Galli di recente ricostruzione, inaugurato quasi un anno e mezzo fa dalla soprano Cecilia Bartoli e dall’etoile Roberto Bolle. Un lato della piazza è abitato da numerosi locali legati all’enogastronomia: caffetterie, enoteche, cantinette, cocktail bar… la maggior parte dei quali posizionata dentro quella che era la Vecchia Pescheria e l’adiacente piazzetta Gregorio da Rimini detta “piazzetta San Gregorio” dove per un periodo abitò Giovanni Pascoli da studente. Questi due luoghi sono considerati la “zona delle cantinette” e considerati un punto di ritrovo in centro assieme a Piazza Cavour.

Dietro al teatro troviamo la Rocca Malatestiana e la zona denominata Piazza Malatesta, entrambe in stato di trasformazione con i lavori di ripristino del fossato della rocca già avviati e per metà conclusi sul lato antistante, al quale hanno dato un nuovo elegante aspetto legato alla cultura del restauro paesaggistico e lo daranno anche alla zona retrostante la rocca, attraversata da una strada di grande passaggio, la circonvallazione meridionale.

Ma il centro storico di Rimini comprende tante vie e rioni e monumenti, come la Porta Montanara di Epoca Romana che si trova sulla Via Garibaldi, un tempo la via dei negozi di tessuti o l’Anfiteatro romano che si trova tra la zona di piazzale Santa Rita – altro luogo vivacizzato dal mercato sia ambulante sia coperto e da varie scuole – e quella della Stazione/via Roma. Alla stazione dei treni, degli autobus e del nuovo Metromare portano anche le vie principali IV Novembre e Dante. La prima parte dalla piazza Tre Martiri come abbiamo già detto e arriva fino al punto in cui s’interseca con la seconda che porta fino alla stazione. Al di là dei due principali monumenti di accesso alla Rimini romana, l’antica Ariminum, l’Arco D’Augusto e il Ponte di Tiberio, stanno i borghi, di San Giuliano di cui abbiamo già parlato e di San Giovanni di cui parleremo. Un terzo borgo legato al centro storico è quello di Sant’Andrea, comunemente conosciuto come Borgo Mazzini, anche di questo pezzo della città parleremo in seguito, a parte.

Adesso invece vogliamo raccontare un po’ di storie per cui Rimini è diventata famosa. Sono storie che si tramandano nel tempo, attraverso la cronaca e la letteratura, a volte enfaticamente narrate, a volte appena sussurrate…

A PROPOSITO DEL LEGGENDARIO TESORO DI SIGISMONDO

Negli anni a Rimini sono circolate voci che riguarderebbero il ritrovamento di passaggi segreti sotterranei durante i lavori di demolizione dell’ala di Castel Sismondo adibita a prigione cittadina sino alla fine degli Anni Sessanta.

Si racconta pure della scoperta – durante i lavori di costruzione di un edificio in Via Valturio (guarda caso il celebre trattatista militare di Sigismondo), quindi nelle vicinanze della Rocca Malatestiana – di una specie di galleria o camminamento diretto verso il castello, interrotto da un pesante portale in ferro che nessuno è riuscito ad aprire…

Così da quelle parti, nelle vicinanze del Castello di Sigismondo, ci sarebbe ancora una porta che potrebbe custodire in una stanza segreta il suo leggendario tesoro

A quanto pare, ben occultato nei meandri della fantasia. Nei secoli dei secoli.

E DI PAOLO E FRANCESCA

Nel 1581 nella Chiesa di S. Agostino di Rimini, furono ritrovati in un’arca di marmo i corpi – si presuppone – di Paolo e Francesca. Sepolti assieme, uniti dalla stessa ferita che gli trafisse il cuore, i due sventurati amanti giacevano abbracciati in splendide vesti di seta. Uniti nella morte come mai lo erano potuti essere in vita.

LO STORICO CENTRO DI RIMINI


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