Il caratteristico Borgo di San Giuliano fa parte del cuore pulsante di Rimini. Situato a due passi dal centro della città e altrettanto poco distante dal mare, sorge di fronte ad uno dei più grandi parchi di Rimini, un tempo letto del fiume Marecchia, e si dipana lungo il canale che porta alla marina. Si sa che dove passa l’acqua nasce la vita. Difatti, il Borgo San Giuliano da antico borgo di pescatori è diventato nel tempo uno dei principali centri della vita dei riminesi.
Grazie alle sue caratteristiche “casine”, ristrutturate e allegramente dipinte e decorate da murales, per la maggior parte di stampo felliniano, e alle sue piazzette su cui si affacciano una miriade di locali che offrono il meglio dell’enogastronomia, come ristoranti, osterie, cantinette, ma anche caffè pasticcerie, gelaterie e botteghe, il Borgo, come lo chiamiamo noi del posto, è diventato un punto di ritrovo per i riminesi e non solo. I primi, borghigiani e non, lo frequentano per i suoi locali e negozi, perché la zona del Borgo San Giuliano è provvista di tutto, anche di piste ciclabili e di un grande e comodo parcheggio, mentre i turisti e quelli di passaggio, oltre che per una sosta golosa non possono fare a meno di venire a dare un’occhiata alle sue pittoresche case passeggiando per le sue vie o sulla nuova Piazza sull’Acqua che gli fa da verde contorno, attraversando le millenarie pietre del Ponte Di Tiberio che lo collegano al centro storico o le passerelle sospese sul canale che oltre ad una passeggiata sull’acqua offrono un punto di vista da una prospettiva diversa della parte centrale della città, ricca di scorci suggestivi.
La zona del Borgo è una delle zone residenziali più belle e ambite di Rimini: tranquilla e ricca di verde, soprattutto nelle vie che si susseguono sul Parco Marecchia, è costituita in maggioranza da case e ville, palazzine e palazzi che raramente superano i quattro/cinque piani, generalmente corredati di giardino. Le stesse abitazioni dentro il Borgo, sono provviste di corte interna e quelle che vi si affacciano, di terrazza con vista sul canale.
La creatività regna sovrana in questo caratteristico luogo della “riminesità” dove si ritrovano i personaggi di Fellini, non solo dipinti sui muri, ma anche per le strade, i negozi e i locali di cui è ricco e nei suoi eventi, di cui il più importante e conosciuto e la Festa del Borgo che si tiene ogni due anni la prima settimana di settembre. In quell’occasione, tutte le graziose case del borgo, per la maggior parte elegantemente ristrutturate ed arredate, vengono aperte al pubblico, il quale, passeggiando per le vie animate da musica e spettacoli può ammirarle.
La storia del borgo più antico di Rimini è legata a quella del santo martire Giuliano da cui prese il nome. Le spoglie del santo approdate nelle zone via mare dentro un’arca attorno all’anno Mille, furono trasportate nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo che poi divenne la chiesa di San Giuliano.
Da allora ne sono stati operati di miracoli, in questo gruppo di piccole case nate fuori le mura cittadine che poi sono diventate uno dei borghi più fecondi, accoglienti ed indipendenti di Rimini, abitata da gente sanguigna con una gran voglia di fare, che ha raccolto in questo pittoresco angolo della città una miriade di “menti creative” tra artisti, artigiani, imprenditori che ne fanno il luogo ideale non solo per abitare, ma anche per aprire un’attività commerciale. E di questi tempi, un luogo dove le attività non chiudono, ma fioriscono, e che dà il suo valido contributo alle attrattive della città è proprio il caso di chiamarlo Santo Borgo Giuliano.
SANTO BORGO GIULIANO
A PROPOSITO DI STORIE CHE SI RACCONTANO…
Una delle leggende riminesi tramandate dal Borgo San Giuliano è quella del “cocchiere fantasma”. Chi dice di averlo visto, chi solo udito, tutti quelli che hanno avuto occasione di frequentare nei tempi passati il fiume di notte nella zona del borgo, raccontano di quest’inquietante presenza. La storia nasce da una tragedia, ovviamente.
Ai tempi in cui si viaggiava con il carro e il fiume passava direttamente sotto il Ponte di Tiberio, un cocchiere che passava di notte sulla riva del fiume in tempo di piena, per disgrazia vi finì dentro con tutta la carrozza e i cavalli. Nessuno riuscì a salvarsi.
Da allora ogni notte su quella riva di fiume, si sente passare al galoppo il poveretto con la sua carrozza trainata dai cavalli incitati dallo schioccar della frusta. Qualcuno giura addirittura di averlo visto, ombra senza pace, correre su e giù sul pelo dell’acqua. Quanto deve aver spaventato la gente che viveva qui nel borgo sul Marecchia o frequentava il fiume e le sue vicinanze, magari costretta per lavoro.
C’è chi fa risalire questa tragedia ai tempi dei carrettieri, quelli che con il carro trainato dal cavallo, andavano a prendere i sassi per fare le strade lungo il letto del Marecchia, quando non c’era la piena. Si dice che a cadere nel fiume possa essere stato proprio uno di quei poveretti.
Questa leggenda era ben viva al tempo dei nostri nonni e usata a seconda delle esigenze, come ad esempio spaventare i loro bambini che volevano seguirli durante quel duro lavoro o avventurarsi per gioco o curiosità in luoghi pericolosi, sotto il ponte, lungo il fiume.
Ora il Marecchia non passa più sotto il Ponte di Tiberio, a ricordarlo c’è solo il parco omonimo e la nuova “Piazza sull’Acqua” su cui il parco si affaccia. Chissà se di notte, lì sotto, si sente ancora passare l’inquieto e sfortunato cocchiere?
I RAGAZZI DEL PEACOCK
Tre anni e mezzo fa, i trentenni riminesi Simone Pironi e Nicolò Meluzzi, dopo anni passati a lavorare come barman in rinomati locali notturni, decidono di realizzare un sogno: aprire il loro Cocktail Bar e per farlo scelgono uno dei posti più in voga di Rimini, il Borgo San Giuliano. Riescono ad accaparrarsi l’ultimo posto disponibile sul viale principale del borgo, Viale Tiberio – una vera e propria vetrina posta sul passaggio obbligato di chi va e viene dal centro della città – e si inseriscono in mezzo ad altri locali già avviati e conosciuti con i cui titolari stringono amicizia, entrando a far parte di quella che diventerà una grande famiglia, in cui tutti si rispettano e si aiutano, collaborando l’uno con l’altro.
Nasce così l’avventura del Peacock, Cocktail Bar con annesso laboratorio di gastronomia aperto da mezzogiorno all’una di notte in cui lavorano dieci ragazzi con grande entusiasmo e soddisfazione. Tra i punti di ritrovo per la pausa pranzo, uno spuntino, un aperitivo, una cena a base di pasta fatta in casa, pizza alla pala, hamburger e crostini, il Peacock è fiero di fare parte dei locali del Borgo San Giuliano e della sua Associazione di Esercenti che lavora per sostenere iniziative ed eventi nel rispetto della tradizione e tipicità del borgo.
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